
Cos’è il Grab di Roma e perché può rivoluzionare la Capitale
Il Grab di Roma, acronimo di Grande Raccordo Anulare delle Biciclette, è un progetto strategico di mobilità sostenibile e rigenerazione urbana che promette di trasformare radicalmente l’esperienza di vivere e visitare la Capitale.
Si tratta di una ciclovia urbana lunga 44 chilometri, progettata per abbracciare la città in un percorso ad anello che collega parchi, aree archeologiche, quartieri residenziali e attrazioni turistiche. L’obiettivo è duplice: incentivare l’uso quotidiano della bicicletta tra residenti e pendolari e offrire un nuovo modo sostenibile e immersivo di scoprire Roma ai turisti.
La scorsa settimana, è stata inaugurata oggi la nuova pista ciclabile a via di San Gregorio tra il Circo Massimo e il Colosseo. Si tratta di percorso da 400 metri che ha previsto un’implementazione dello spazio per la mobilità pedonale e ciclabile lungo l’ingresso al Palatino di nove metri e ha trasformato l’originale marciapiede in un giardino lineare, una passeggiata nel verde, che dialoga con le straordinarie pre-esistenze archeologiche del Colosseo e del Palatino e risponde alle esigenze di fruizione, comfort e sostenibilità contemporanee.
Un anello verde tra storia e modernità
Il Grab fa parte delle ciclovie di interesse nazionale, inserite nella legge di Stabilità 2016 con fondi dedicati. A oggi, il progetto prevede 15 milioni di euro di investimento da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il percorso attraversa alcuni dei luoghi più iconici della città eterna: dal Colosseo al Circo Massimo, da San Pietro al museo Maxxi, lambendo il Tevere, l’Aniene e il torrente Almone. Ma non solo: tocca parchi storici come la Caffarella, gli Acquedotti, villa Ada e villa Borghese.
Il Grab, infatti, non è solo un’infrastruttura ciclabile: è un vero e proprio Grand Tour su due ruote, capace di coniugare turismo, cultura, natura e benessere fisico.
Un impatto economico significativo
Secondo uno studio realizzato da Confindustria-Ancma per Legambiente e VeloLove, il Grab potrebbe generare 600.000 nuovi turisti nel primo anno, con ricadute economiche superiori ai 14 milioni di euro. Numeri destinati a crescere, con benefici diretti anche per l’economia locale e la nascita di nuove attività legate al cicloturismo.
Inoltre, i costi di realizzazione per una prima messa in sicurezza del tracciato sono contenuti: 500.000 euro basterebbero a rendere il percorso più fruibile. Con un investimento di 4 milioni di euro, si potrebbe già contare su una ciclovia ben strutturata e riconoscibile.
Partecipazione e sostenibilità
Uno degli aspetti distintivi del Grab è il coinvolgimento diretto delle comunità locali. Il progetto nasce infatti con un approccio partecipato: cittadini, associazioni e gruppi informali hanno contribuito a delineare il tracciato, valorizzando la conoscenza capillare del territorio.
In un’epoca in cui le città sono chiamate a ripensare la mobilità in chiave sostenibile, il Grab rappresenta un modello replicabile, capace di restituire spazio pubblico, migliorare la qualità dell’aria, ridurre il traffico e promuovere uno stile di vita attivo.
Un anello ciclabile nel cuore di Roma può diventare la chiave per una capitale più vivibile, attrattiva e sostenibile.
