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COP29: Guida Completa alla Conferenza ONU sul Clima a Baku

Novembre 15, 2024 By

Scopri il programma, i temi principali e gli obiettivi della COP29 in corso a Baku, in Azerbaigian.

La COP29, la ventinovesima Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), è ufficialmente in corso a Baku, la capitale dell’Azerbaigian, dal 11 al 22 novembre 2024. Questo vertice annuale rappresenta il punto di riferimento mondiale per le politiche climatiche globali, riunendo 198 Paesi e migliaia di esperti per discutere le misure da adottare contro il cambiamento climatico. Tra i temi centrali della COP29 ci sono la finanza climatica, l’attuazione degli Accordi di Parigi e la transizione energetica, ma l’assenza di importanti leader mondiali e la controversa scelta del Paese ospitante pongono delle sfide significative per il successo della conferenza.

 

Cos’è la COP29?

La COP29 è il più importante incontro globale dedicato alla lotta contro il cambiamento climatico. Ogni anno, i Paesi firmatari della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici si riuniscono per definire e negoziare politiche volte a ridurre le emissioni di gas serra e a favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici. Tra gli obiettivi principali vi è la riduzione del riscaldamento globale sotto la soglia critica di 1,5°C, come sancito dagli Accordi di Parigi del 2015.

Ogni conferenza ha un focus diverso, ma la finanza climatica è uno degli aspetti che quest’anno si trova al centro del dibattito. I Paesi ricchi sono chiamati a finanziare i Paesi più vulnerabili, che affrontano gli effetti devastanti del cambiamento climatico pur avendo contribuito meno alla sua causa. Inoltre, un altro obiettivo chiave è l’implementazione di politiche energetiche che promuovano fonti rinnovabili, riducano il consumo di combustibili fossili e migliorino l’efficienza energetica globale.

 

Perché è così Importante?

Il vertice di Baku 2024 si svolge in un contesto geopolitico e ambientale molto delicato. Da un lato, l’agenda climatica globale necessita di decisioni concrete per limitare il riscaldamento globale e ridurre le emissioni di CO2. Dall’altro, la presenza di Azerbaigian, un paese che dipende ancora in gran parte dai combustibili fossili (petrolio e gas), ha suscitato numerose critiche, considerando l’urgenza di una transizione energetica globale verso fonti rinnovabili.

Un altro elemento di incertezza è rappresentato dall’assenza di molti leader mondiali cruciali, come il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. La loro mancanza potrebbe ridurre l’efficacia delle negoziazioni e minare gli sforzi per un accordo globale ambizioso. Tuttavia, la conferenza vede la partecipazione di Giorgia Meloni, la presidente del Consiglio italiano, che ha preso la parola il 13 novembre, dimostrando l’impegno dell’Italia nel contrasto ai cambiamenti climatici.

 

Il programma della COP29 a Baku

La COP29 si estende su 12 giorni di dibattiti, riunioni e negoziati. Ogni giornata è dedicata a uno specifico tema, con un focus su aspetti cruciali della crisi climatica. Ecco alcuni dei principali argomenti che verranno trattati durante la conferenza:

  • Finanza climatica: come i Paesi più sviluppati finanziaranno i Paesi in via di sviluppo per affrontare i danni e le perdite legati al cambiamento climatico.
  • Energia e transizione energetica: strategie per accelerare l’adozione di fonti rinnovabili, ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e migliorare l’efficienza energetica globale.
  • Innovazione tecnologica: promuovere soluzioni tecnologiche avanzate per affrontare le sfide climatiche, dalla produzione di energia pulita alla gestione delle risorse naturali.
  • Salute e cambiamento climatico: affrontare gli impatti diretti e indiretti del cambiamento climatico sulla salute umana.
  • Biodiversità e conservazione: protezione degli ecosistemi e delle specie in pericolo, cruciali per la resilienza climatica globale.
  • Cibo e agricoltura: soluzioni per rendere i sistemi alimentari più sostenibili e resilienti agli impatti del cambiamento climatico.
  • Parità di genere: garantire che le politiche climatiche siano inclusive e tengano conto delle esigenze e dei diritti delle donne, in particolare nei Paesi vulnerabili.

 

I Partecipanti: chi c’è e chi manca

La COP29 vede la partecipazione di circa 51.000 persone, tra cui rappresentanti governativi, esperti climatici, attivisti, giornalisti e organizzazioni internazionali. Tuttavia, nonostante l’alto numero di partecipanti, molti leader mondiali hanno scelto di non presenziare a Baku. Tra gli assenti più noti figurano:

  • Joe Biden, presidente degli Stati Uniti
  • Emmanuel Macron, presidente della Francia
  • Olaf Scholz, cancelliere della Germania
  • Luis Inácio Lula da Silva, presidente del Brasile
  • Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea

L’assenza di questi leader solleva dubbi sulla forza politica della conferenza, soprattutto considerando la necessità di prendere decisioni decisive per il futuro del pianeta.

 

Gli obiettivi chiave 

Gli obiettivi principali della COP29 si concentrano su:

  1. Finanza climatica: i Paesi ricchi devono stanziare risorse per sostenere i Paesi vulnerabili, con l’obiettivo di raggiungere almeno 200 miliardi di dollari all’anno entro il 2030.
  2. Transizione energetica globale: promuovere politiche per ridurre l’uso di combustibili fossili e aumentare l’adozione di energie rinnovabili.
  3. Sostenibilità agricola: garantire che i sistemi alimentari siano in grado di far fronte alle sfide imposte dal cambiamento climatico.
  4. Biodiversità: proteggere gli ecosistemi naturali attraverso politiche che incentivino il ripristino e la conservazione della natura.
  5. Giustizia climatica: affrontare le disuguaglianze tra Paesi ricchi e Paesi vulnerabili, assicurando che i più poveri possano affrontare gli impatti del cambiamento climatico.

 

Conclusioni

La COP29 a Baku è un appuntamento cruciale per il futuro del pianeta. Nonostante le difficoltà iniziali, come l’assenza di importanti leader e la critica scelta del paese ospitante, la conferenza rappresenta una straordinaria opportunità per rafforzare la cooperazione internazionale e accelerare le azioni contro il cambiamento climatico. I risultati di questa conferenza potrebbero segnare un punto di svolta nelle politiche globali per la sostenibilità e la giustizia climatica.

Concludendo, il futuro della lotta al cambiamento climatico dipende dalla volontà dei leader mondiali di agire con determinazione e di assumersi la responsabilità per un mondo più sostenibile. Resta da vedere se la COP29 riuscirà a superare le sfide politiche e a produrre risultati concreti per il bene del nostro pianeta.