 
	Dopo l’incendio di Eaton, in California, si stanno usando i tronchi bruciati per costruire case
Dopo il devastante incendio di Eaton, che ha bruciato oltre 14.000 acri e costretto all’evacuazione migliaia di persone, la comunità di Altadena, nei pressi di Los Angeles, cerca di risollevarsi. Invece di considerare i tronchi carbonizzati come scarti da smaltire, un progetto locale li trasforma in una risorsa per la ricostruzione delle abitazioni distrutte.
L’iniziativa di Angel City Lumber
L’idea nasce da Jeff Perry, fondatore della Angel City Lumber, che ha dato vita all’“Altadena Reciprocity Project”. L’obiettivo è recuperare e lavorare il legno degli alberi bruciati per produrre materiale edile di alta qualità: pavimenti, infissi, modanature. Tutto destinato agli abitanti che hanno perso la propria casa, e venduto a prezzo scontato per sostenere economicamente la ricostruzione.
Il progetto punta a produrre tra uno e due milioni di piedi-tavola di legname, da distribuire a una comunità di circa 43.000 persone. Tuttavia, la realizzazione è ostacolata dalla mancanza di fondi e risorse: l’equipaggio è ridotto e servono macchinari più efficienti per accelerare la lavorazione. Perry ha spiegato che occorreranno almeno due mesi per dotarsi delle attrezzature necessarie, sottolineando l’urgenza di dare risposte rapide alle famiglie colpite.
I tronchi: simboli di continuità e resilienza
Oltre alla dimensione pratica, il progetto possiede un forte significato emotivo. La storia di Matthew Burrows, 44 anni, ne è un esempio: dopo aver perso tutto, ha chiesto di riutilizzare il legno di un albero a cui la sua famiglia era legata, per inserirlo nella nuova casa. Per lui, quell’albero rappresenta un ricordo vivo e un ponte tra passato e futuro, un simbolo di continuità e resilienza.
Dalla distruzione alla rinascita
Secondo Cal Fire, l’incendio di Eaton è stato il peggior disastro naturale nella storia della contea di Los Angeles. In questo contesto, l’iniziativa non è solo un atto di economia circolare, ma un modo per trasformare la distruzione in rinascita. Restituire nuova vita ai tronchi carbonizzati significa non soltanto ricostruire case, ma anche rafforzare il legame della comunità con il proprio territorio e la propria memoria collettiva.
