Greenrail: l’economia circolare viaggia sui binari
Il futuro e la salvaguardia del pianeta non possono prescindere dallo sviluppo di un’industria sostenibile. È questa la vision di GreenRail, azienda siciliana attiva nel settore ferroviario oggi riconosciuta a livello mondiale come figura innovativa e come esempio di sviluppo industriale sostenibile secondo i principi dell’economia circolare.
Greenrail nasce dall’esperienza nel settore ferroviario del suo fondatore, il siciliano Giovanni Maria De Lisi, e dall’idea di sviluppare una traversa ferroviaria innovativa e sostenibile in grado di offrire migliori prestazioni tecniche, ambientali ed economiche rispetto alle traverse standard.
La tecnologia sviluppata da Greenrail consente infatti di produrre traverse ferroviarie con materiali di recupero utilizzando una miscela di gomma ottenuta da pneumatici fuori uso e plastica da rifiuto urbano. Sotto il profilo ambientale, la tecnologia brevettata delle sue traverse presenta numerosi vantaggi: permette di riciclare fino a 35 tonnellate di gomma e plastica per ogni km di linea ferroviaria; consente l’abbattimento delle polveri sottili nell’aria; permette la riduzione, grazie al case esterno, dell’impatto acustico dovuto al passaggio dei convogli; garantisce il risparmio lungo gli anni dei costi di manutenzione delle linee.
Attualmente Greenrail è impegnata in tre ulteriori progetti di ricerca con l’obiettivo di portare sul mercato, oltre alla traversa Greenrail, la Solar (una traversa che integra un modulo fotovoltaico consentendo così di trasformare le linee ferroviarie in campi fotovoltaici, con un elevata produttività di energia sostenibile), la LinkBox (che integra varie tipologie di sistemi, sia per la trasmissione di dati di controllo e di sicurezza sia per le telecomunicazioni) e la Greenrail Piezo (una traversa con specifici sistemi per la produzione di energia elettrica utilizzabile nell’alimentazione di dispositivi diagnostici).
Fondata nel 2012, durante la seconda edizione del StartupItalia! Open Summit, nel 2017, Greenrail è stata scelta tra oltre un centinaio di concorrenti e dichiarata start-up dell’anno, e in questi ultimi mesi ha raggiunto traguardi sorprendenti. L’azienda siciliana ha infatti firmato da poco un contratto da 75 milioni di euro per la concessione della licenza di brevetto in sei stati degli Stati Uniti, mentre la proprietà intellettuale delle tecnologia Greenrail è oggi protetta su scala mondiale in più di 70 uffici brevetti nel mondo. Come se non bastasse. Dopo il contratto americano, Greenrail ha messo in piedi trattative in Cina, Arabia Saudita, Francia e Kazakistan. E la sua attività in Italia? Giovanni Maria De Lisi lavora in tutto il mondo ma fatica a imporsi nel nostro Paese: “Non è una novità – ha dichiarato a un’intervista a «La Repubblica» – purtroppo il sistema italiano non è pronto ad affrontare le innovazioni. Non si dà fiducia ai giovani, si preferisce sperperare il denaro in soluzioni obsolete salvo poi lamentarsi della fuga dei nostri cervelli migliori. Io, che lavoro con i treni e vengo dalla Sicilia, non posso non pensare al fatto che per andare da Palermo a Siracusa ci vogliono sei o sette ore e mi viene lo sconforto. Abbiamo linee ferroviarie da terzo mondo ma non dispero: magari prima o poi la situazione cambierà e riuscirò a lavorare anche nella mia terra. Sarebbe un altro sogno che si avvera”.
Esempi come quello di Greenrail sono la prova che la sostenibilità non è un concetto astratto ma un valore che si traduce in una soluzione concreta. Perché pensare a un mondo più pulito, sostenibile e sempre più connesso è possibile.