Il Parco Nazionale del Gran Paradiso: storia, natura e gestione del più antico parco d’Italia

Giugno 16, 2025 By

Il più antico parco nazionale d’Italia, il Parco Nazionale del Gran Paradiso si estende per oltre 71.000 ettari tra la Valle d’Aosta e il Piemonte. Il suo territorio comprende ambienti montani e alpini di eccezionale valore ecologico e scientifico.

Origini e fondazione

Istituito ufficialmente il 3 dicembre 1922, il Parco affonda le sue radici nel 1856, quando re Vittorio Emanuele II istituì la Riserva Reale di Caccia del Gran Paradiso per proteggere lo stambecco alpino, allora prossimo all’estinzione. Nel 1919, il re Vittorio Emanuele III donò allo Stato i territori della riserva, vincolandoli alla creazione di un parco nazionale, che fu realizzata tre anni dopo, dando vita al primo parco nazionale italiano.

Geografia e ambienti naturali

Il Parco si sviluppa attorno al massiccio del Gran Paradiso (4.061 m), l’unico “quattromila” interamente in territorio italiano. Il paesaggio è modellato da cinque vallate principali: Cogne, Valsavarenche e Rhêmes in Valle d’Aosta, Val Soana e Val d’Orco in Piemonte.

Zonazione altitudinale e paesaggi

Il territorio presenta una netta zonazione altitudinale, che va dai boschi di conifere e latifoglie dei fondovalle alle praterie subalpine, fino agli ambienti d’alta quota, con ghiaioni, morene, laghi glaciali e circa 59 ghiacciai attivi.

Una riserva di biodiversità alpina

Il Parco rappresenta un vero scrigno di biodiversità alpina. La fauna è dominata da specie tipiche degli ambienti montani. Il simbolo del Parco, lo stambecco alpino (Capra ibex), è oggi presente con migliaia di individui, dopo aver rischiato l’estinzione nel secondo dopoguerra. Accanto ad esso si trovano il camoscio, la volpe, la martora e il lupo, recentemente tornato con alcuni nuclei riproduttivi.

La fauna avicola è altrettanto rilevante: si contano circa 27 coppie nidificanti di aquila reale, la presenza del gipeto (reintrodotto con successo), della pernice bianca e di numerosi corvidi e rapaci diurni. Il Parco ospita anche anfibi e rettili – tra cui la vipera comune – e un’ampia varietà di invertebrati.

La flora è rappresentata da oltre 1.200 specie vegetali, con esemplari di particolare interesse floristico e fitogeografico, come genepy, edelweiss, sassifraghe e ranuncoli glaciali.

Tutela ambientale e sostenibilità

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso si distingue per il suo costante impegno nella conservazione dell’ambiente alpino. Attraverso attività di monitoraggio scientifico, progetti di tutela della biodiversità e iniziative per la riduzione dell’impatto umano, il Parco promuove una gestione sostenibile del territorio, coniugando protezione della natura e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico.