Le città più digitali d’Italia: un viaggio nell’innovazione urbana

Gennaio 8, 2025 By

Negli ultimi anni, la trasformazione digitale ha assunto un ruolo centrale nel ridisegnare il volto delle città italiane, migliorandone l’efficienza, l’accessibilità e la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e a una crescente attenzione all’innovazione, molte amministrazioni locali hanno intrapreso un percorso di modernizzazione che coinvolge infrastrutture, governance e interazione con i cittadini.

Secondo i dati dell’ICity Rank 2024, otto città italiane si distinguono come leader assolute della digitalizzazione: Bergamo, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Modena, Roma e Venezia. Queste città, definite “full digital”, rappresentano l’avanguardia tecnologica del Paese, avendo superato la soglia di 75/100 nei tre indici principali utilizzati per valutare la maturità digitale.

Ma cosa rende queste città così speciali? Come stanno contribuendo a ridurre i divari territoriali e dimensionali nel panorama urbano italiano? 

In questo articolo esploreremo i risultati della ricerca, le caratteristiche principali delle città più digitali e le tendenze che stanno guidando la rivoluzione tecnologica nei nostri centri urbani.

 

Le dimensioni della digitalizzazione urbana

La valutazione dell’ICity Rank si basa su tre dimensioni fondamentali, che offrono un quadro completo dello stato della trasformazione digitale nelle città italiane:

  1. Amministrazioni digitali: Questa dimensione misura l’efficienza e l’accessibilità dei servizi amministrativi online, come la qualità dei siti web comunali, la disponibilità di servizi digitali e l’adozione di piattaforme nazionali come SPID e PagoPA.
  2. Comuni aperti: Analizza il livello di apertura e trasparenza delle città, valutando l’uso dei social media per la comunicazione pubblica, la disponibilità di dati aperti e lo sviluppo di app utili per i cittadini.
  3. Città connesse: Riguarda la capacità delle città di integrare sistemi tecnologici avanzati, come reti di sensori, dispositivi IoT (Internet of Things) e piattaforme di analisi dei dati, per migliorare i servizi urbani.

Le città “full digital” hanno ottenuto punteggi eccellenti in tutte e tre le dimensioni, rappresentando il meglio dell’innovazione italiana.

 

Le otto città leader della digitalizzazione

  1. Bergamo
    Bergamo dimostra come anche una città di medie dimensioni possa eccellere nella trasformazione digitale. La sua attenzione alla modernizzazione amministrativa e all’uso di tecnologie connesse la rende un modello da seguire.
  2. Bologna
    Bologna è leader nell’indice “Comuni aperti”, grazie alla trasparenza dei dati e a un uso strategico dei social media. È anche nota per il suo impegno nel coinvolgere i cittadini nei processi decisionali.
  3. Firenze
    La città del Rinascimento si posiziona ai vertici per la digitalizzazione amministrativa e la qualità delle app cittadine. Firenze dimostra come tradizione e innovazione possano convivere armoniosamente.
  4. Genova
    Genova spicca nell’indice “Amministrazioni digitali” con un punteggio di 87/100. La città ha fatto passi da gigante nel rendere i suoi servizi più accessibili e trasparenti.
  5. Milano
    Milano, centro economico del Paese, guida la classifica delle “Città connesse”. Grazie a infrastrutture avanzate e tecnologie IoT, Milano offre servizi urbani di altissimo livello.
  6. Modena
    Modena combina innovazione amministrativa e connettività, dimostrando come una città di dimensioni più contenute possa competere con le metropoli.
  7. Roma
    Roma, capitale italiana, eccelle nella digitalizzazione su larga scala. I servizi online sono progettati per soddisfare le esigenze di una popolazione vasta e diversificata.
  8. Venezia
    Venezia ha saputo sfruttare la tecnologia per affrontare le sue sfide uniche, come la gestione del flusso turistico e la conservazione del suo patrimonio storico.

I risultati dei tre indici di valutazione evidenziano la presenza di otto città italiane definite “full digital” – Bergamo, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Modena, Roma e Venezia. Questi centri sono gli unici ad aver superato la soglia di 75/100 in ciascuno degli indici considerati. A seguire, troviamo un gruppo di 30 città “altamente digitalizzate”, di cui otto – Brescia, Cagliari, Parma, Perugia, Reggio Emilia, Rimini, Torino e Trento – hanno ottenuto più di 75/100 in due indici e superano i 50/100 nel terzo. Altre 22 città, tra cui Bari, Napoli, Palermo, Verona e Vicenza, sono in rapida crescita e si avvicinano sempre di più a questi livelli.

Un ulteriore segmento è rappresentato da 42 città “in transizione”, che stanno adottando tecnologie digitali e mostrano progressi disomogenei tra i diversi ambiti analizzati. Tra queste ci sono realtà come Alessandria, Catania, Lecce, Pesaro, Taranto e Udine. A queste si aggiungono 21 città “ibride”, dove convivono elementi digitali e tradizionali; qui i punteggi superano i 50/100 in una sola dimensione. Infine, sette città, tra cui Avellino, Foggia e L’Aquila, sono ancora in una fase iniziale del loro percorso digitale, con ritardi significativi in una o più aree.

Nella dimensione che misura l’efficienza dei servizi amministrativi digitali, Genova si piazza al primo posto con un punteggio di 87/100, guadagnando ben 12 posizioni rispetto all’anno precedente. Seguono Cremona (86/100) e Firenze e Pistoia (85/100, a pari merito). La Top 10 include anche Modena, Bergamo, Siena e Lodi, oltre alle new entry Piacenza e Caltanissetta, quest’ultima protagonista di un balzo straordinario di 78 posizioni, che le ha permesso di conquistare il sesto posto.

 

Indice dei comuni aperti

L’indice che valuta la trasparenza e la comunicazione digitale vede Bologna, Firenze e Torino in vetta, con il massimo punteggio di 85/100. Subito dopo si trovano Milano e Roma (83/100), seguite da Genova, Venezia, Modena, Bergamo, Trento e Reggio Emilia, che confermano la loro presenza nella Top 10.

Per quanto riguarda la capacità di sfruttare reti digitali e tecnologie connesse, Bologna, Cagliari e Milano guidano la classifica con 92/100. A breve distanza seguono Modena (90/100), Padova (89/100), Venezia, Firenze e Bergamo (88/100). Tra le novità di quest’anno spicca l’ingresso di Brescia, mentre Torino chiude la Top 10 con 87/100.

 

Il futuro delle città digitali italiane

Le città italiane si trovano a un punto di svolta. Come sottolineato da Gianni Dominici, amministratore delegato di FPA, la sfida non è solo continuare a digitalizzare i servizi tradizionali, ma anche creare nuovi modelli partecipativi e inclusivi. Le cosiddette “responsive city”, città capaci di adattarsi alle esigenze dei cittadini utilizzando dati e tecnologie avanzate, rappresentano il prossimo obiettivo.

Un aspetto rilevante dei dati 2024 è il miglioramento generale delle città italiane, con una crescita significativa nei punteggi medi. Questo progresso è stato favorito dal PNRR, che ha offerto risorse strategiche per accelerare la digitalizzazione.

  • Riduzione dei divari geografici: Il Sud Italia, pur rimanendo indietro rispetto al Nord, registra progressi tangibili, in particolare nella digitalizzazione amministrativa.
  • Miglioramenti nei piccoli centri: Anche le città di dimensioni minori stanno adottando tecnologie innovative, riducendo il gap con le grandi metropoli.

L’ICity Rank 2024 ci mostra un’Italia in cammino verso la modernità. Le otto città leader rappresentano un esempio virtuoso, ma la crescita di molti altri centri urbani testimonia un movimento più ampio e inclusivo. Investire nella digitalizzazione non è solo una necessità tecnica, ma una strategia per costruire un futuro più equo e sostenibile per tutti.