 
	Sardegna, una proposta di legge per contrastare l’ecocidio
Il 5 giugno 2025, il Consiglio regionale della Sardegna ha ricevuto una proposta di legge volta a riconoscere e contrastare il reato di ecocidio. L’iniziativa, presentata dal consigliere Lorenzo Cozzolino, introduce uno strumento giuridico innovativo nel panorama normativo regionale. La proposta mira a prevenire e sanzionare gravi danni ambientali, intervenendo anche in ambiti dove la normativa nazionale o europea risulta ancora incompleta.
Cosa si intende per ecocidio
La proposta definisce l’ecocidio come un atto illecito o gravemente negligente, compiuto con la consapevolezza dei danni gravi, estesi o persistenti che potrebbero essere causati agli ecosistemi. Si tratta di una definizione in linea con gli standard internazionali, in particolare con quelli proposti per l’inclusione dell’ecocidio nello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale.
Gli strumenti previsti dalla proposta
La proposta di legge introduce diversi strumenti operativi. Tra questi, l’obbligo di allegare una Valutazione del Rischio di Ecocidio (VRE) ai progetti ad alto impatto ambientale. Sono previste anche misure sanzionatorie: l’esclusione da fondi regionali e appalti per un massimo di dieci anni, l’obbligo di ripristino ambientale a spese del responsabile e la possibilità per le comunità colpite di ottenere risarcimenti. È inoltre prevista l’istituzione di un Osservatorio regionale permanente.
Verso un modello regionale di tutela ambientale
La Sardegna, con questa proposta, si colloca tra le prime regioni europee ad avviare un percorso normativo autonomo sul tema dell’ecocidio. L’obiettivo non è solo repressivo, ma anche culturale e preventivo. La previsione di campagne educative, programmi formativi e una giornata regionale dedicata al tema rafforza il carattere sistemico dell’iniziativa. La Regione si candida così a diventare un modello istituzionale di riferimento per la tutela dell’ambiente in contesti ad alta vulnerabilità ecologica.
Un’iniziativa in linea con tendenze internazionali
La proposta si inserisce in un più ampio movimento globale. Paesi come Argentina, Turchia, Repubblica Dominicana e Perù hanno avviato iniziative analoghe per includere l’ecocidio nei loro ordinamenti nazionali.  L’obiettivo comunitario di integrare l’ecocidio nello Statuto di Roma viene così anticipato a livello regionale, conferendo alla Sardegna un ruolo avanzato nel panorama europeo e internazionale.
Rafforzamento delle strutture di controllo e partecipazione
La legge affida un ruolo centrale al Corpo forestale e di vigilanza ambientale (CFVA), che opererà in coordinamento con l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna (ARPAS). La proposta prevede l’adozione di una vigilanza più capillare, con obbligo di segnalazione dei reati ambientali e potenziamento delle ispezioni. Il coinvolgimento attivo di comunità, associazioni ambientali e autorità locali mira a costruire una rete di controllo collettivo, rendendo la legge non solo più efficace in termini repressivi ma anche robusta sul fronte della prevenzione e della trasparenza.
