Sostenibilità in Italia: la sfida tra efficienza energetica e riciclo
L’Italia è da sempre una delle nazioni in prima linea per quanto riguarda il riciclo dei rifiuti, ma quando si tratta di efficienza energetica, la situazione appare ben diversa. Nonostante i progressi in alcuni settori, il nostro Paese sta perdendo terreno rispetto ad altre nazioni europee in termini di transizione energetica e decarbonizzazione. Secondo il rapporto annuale di Circonomia, curato da Duccio Bianchi dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia e in collaborazione con Corepla, l’Italia ha ceduto il primato nell’economia circolare a Paesi come l’Olanda e l’Austria, trovandosi ora al terzo posto in Europa.
In questo articolo analizziamo le sfide e i progressi dell’Italia nel campo della sostenibilità, con un focus particolare sul riciclo e sull’efficienza energetica delle abitazioni.
Indice
Il lungo rallentamento della Transizione Energetica in Italia
L’Italia campione del riciclo: Un’eccellenza europea
Milano: un modello di eccellenza nella differenziata
La sfida dell’efficienza energetica delle case italiane
La necessità di un cambio di marcia
Il lungo rallentamento della Transizione Energetica in Italia
L’obiettivo dell’Unione Europea è ridurre progressivamente l’utilizzo delle fonti fossili, come il petrolio e il gas, e promuovere l’uso delle fonti rinnovabili, come l’eolico e il solare.
Se nel primo decennio del millennio l’Italia ha compiuto significativi progressi nelle politiche ecologiche, dal 2012 in poi non ha saputo mantenere il passo con altre nazioni europee, soprattutto per quanto riguarda l’aumento del consumo di energia proveniente da fonti pulite.
Secondo il rapporto Circonomia, sebbene l’Italia abbia ridotto il consumo procapite di elettricità da fonti non rinnovabili, il calo è stato inferiore alla metà della media europea. Inoltre, l’aumento dell’energia pulita è stato modesto, limitandosi a un +0,2% rispetto all’anno precedente.
“Nel primo decennio del millennio – spiega Francesco Ferrante di Eprcomunicazione, partner dell’iniziativa – ci sono state iniziative legislative che sul fronte delle rinnovabili ci hanno permesso di fare un balzo in avanti e raggiungere altri Paesi europei. Poi però abbiamo avuto governi distratti o addirittura contrari, la politica sull’energia ha subito un rallentamento, mentre altrove si spingeva moltissimo”.
L’Italia campione del riciclo: un’eccellenza europea
Se c’è un settore in cui l’Italia eccelle a livello europeo, è sicuramente quello del riciclo. L’Italia ha infatti mantenuto la prima posizione in Europa per il riciclo dei rifiuti, con un tasso che oscilla tra l’80% e il 90% a seconda degli indicatori presi in considerazione. Un dato che è ben al di sopra della media europea, che si attesta tra il 40% e il 60%.
L’Italia ha registrato anche un importante successo nel recupero della plastica, battendo la media europea di ben 14 punti percentuali. Nel 2023, grazie a Corepla, il consorzio nazionale per il riciclo degli imballaggi in plastica, sono stati recuperati oltre 1 milione di tonnellate di plastica, risparmiando l’equivalente di 11 miliardi di flaconi da un litro.
Questi risultati sono frutto di un sistema di riciclo altamente organizzato, che affonda le sue radici nel Decreto Ronchi del 1997, una legge che ha istituito i consorzi per il recupero dei rifiuti e ha creato una cornice legislativa chiara e operativa.
Milano: un modello di eccellenza nella differenziata
In Italia, alcune città si distinguono particolarmente per la qualità del servizio di raccolta differenziata. Milano, ad esempio, è spesso citata come la metropoli italiana dove si fa maggiormente differenziata, grazie a un sistema che funziona in modo efficace e ben coordinato. A Milano, il tasso di raccolta differenziata è tra i più alti d’Italia e rappresenta un modello di eccellenza per le altre città europee.
Un altro punto di forza del sistema italiano di riciclo è la rete di consorzi che operano in modo capillare sul territorio. Questi consorzi sono attivi da decenni e rappresentano uno degli strumenti principali per garantire l’efficacia del sistema di raccolta e recupero dei materiali.
La sfida dell’efficienza energetica delle case italiane
Nonostante l’Italia sia campione del riciclo dei rifiuti, il settore dell’efficienza energetica delle abitazioni è ancora lontano dagli standard europei.
La scarsità di interventi per l’isolamento termico e l’utilizzo di energie rinnovabili nelle abitazioni rende l’Italia uno dei Paesi più arretrati in questo settore. Per migliorare in questo ambito, sono necessari incentivi concreti per la ristrutturazione degli edifici, la promozione dell’utilizzo di pannelli solari, pompe di calore e impianti di riscaldamento a basso impatto ambientale.
La necessità di un cambio di marcia
Con l’avvicinarsi dei risultati 2024 del rapporto Circonomia, sarà interessante vedere se l’Italia riuscirà a invertire la tendenza e a recuperare il terreno perso in termini di transizione energetica. Un impegno collettivo, tra istituzioni, aziende e cittadini, sarà fondamentale per un futuro più sostenibile e green.
Se l’Italia saprà fare tesoro delle sue eccellenze nel riciclo e integrare queste con politiche più aggressive sulla sostenibilità energetica, avrà sicuramente l’opportunità di riconquistare il primato nell’economia circolare e di dare un contributo significativo alla lotta contro i cambiamenti climatici.