Calcetto responsabile: inaugurato a Torino campo costruito con scarti di patatine
Inclusività sociale e impatto ambientale: dopo Sudafrica, Regno Unito e Brasile, il progetto “Lay’s RePlay” arriva anche in Italia.
All’apparenza un campo di calcetto come tanti. Eppure il rettangolo di gioco inaugurato lo scorso 19 maggio nel quartiere Aurora di Torino ha qualcosa di diverso. Anzi di speciale. Il suo manto sintetico, infatti, è stato realizzato per buona parte con plastica riciclata ricavata dai pacchetti di patatine.
Si tratta di un regalo alla comunità nato dal progetto “Lay’s RePlay”, iniziativa globale che vede la collaborazione di Uefa Foundation for Children e streetfootballworld. L’obiettivo è semplice e ambizioso al tempo stesso: riciclare i rifiuti, trasformando i pacchetti di patatine vuoti in campi da calcio sostenibili, trasformandoli in luoghi d’incontro per i ragazzi e persone in difficoltà.
“A conti fatti siamo partiti dai campetti di periferia, dalle strade”, ha commentato l’ex calciatore della Juventus Claudio Marchisio, presente al taglio del nastro nel ruolo di Uefa legend. Con lui, sul sintetico, c’erano anche Nadine Kessler, Uefa Foundation Ambassador e responsabile del Calcio Femminile, e il gruppo comico the Jackall, brand Ambassador di Lay’s.
Quello di Torino è il primo campo di Calcio a Cinque costruito da “Lay’s RePlay” nell’Unione europea; altri tre sono già in funzione in Sudafrica, Regno Unito e Brasile. A Torino, nei prossimi 12 mesi, si terranno 18 ore settimanali di sessioni rivolte a oltre 200 giovani e donne a rischio di esclusione sociale.
Al termine del suo ciclo di vita l’erba artificiale e il suo strato sottostante saranno riciclati al 100 per cento. Insomma, inclusività e impatto ambientale ridotto per un calcetto più responsabile.