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Crisi Climatica

Cambiamenti climatici, perché l’orso polare rischia l’estinzione

Aprile 15, 2021 By

I cambiamenti climatici innescano conseguenze pericolose a catena per ambiente, fauna e uomo stesso. Il caso dell’orso polare.

La Giornata Mondiale dell’Orso Polare dello scorso 27 febbraio è stata l’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sul pericolo d’estinzione di questo predatore maestoso. I tanti (quanto giustificati) allarmi lanciati in queste decenni e le troppe giornate mondiali celebrate, però, rischiano di avere l’effetto contrario. Eppure, per restare al caso in questione, la possibilità che l’orso polare possa estinguersi esiste ed è concreta. Anzi, a ben vedere, è più una probabilità che una possibilità. Vediamo perché.

L’orso polare è il più grande carnivoro terrestre del pianeta e rappresenta l’apice della catena alimentare terrestre dell’area artica. Secondo il Wwf, oggi il numero di questi affascinanti animali si aggira tra i 22.000 e i 30.000 (il 60% dei quali si trovano in Canada). Nei prossimi trent’anni – come detto – il numero di orsi polari (diventati non a caso uno dei simboli della lotta ambientalista) potrebbe ridursi in maniera considerevole. Anche del 30%.

Le cause? I cambiamenti climatici e lo scioglimento dei ghiacciai. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista The Journal of Experimental Biology, dal 1979, il ghiaccio marittimo si è ridotto del 13% ogni decennio. Tale situazione incide nella caccia alle foche, tra le prede preferite degli orsi polari. Quest’ultimi, infatti, con le ampie distese ghiacciate diventate tante e piccole sottili lastre galleggianti, non riescono a scavare buche nel ghiaccio per attirarle in trappola e così sono costretti a nuotare 3-4 giorni per raggiungerle. Il risultato è che gli orsi polari sono costretti a spendere il quadruplo delle energie. E non sempre ce la fanno a sopravvivere, visto che sono biologicamente strutturati per fare molta meno fatica possibile.

E non è finita qui: in mancanza di cibo e in condizioni sfavorevoli per cacciare, gli orsi, sempre più stanchi e malnutriti, si spostano nei centri abitati e nella terra ferma.

Insomma, la vicenda sopra descritta fa capire bene come i cambiamenti climatici inneschino conseguenze pericolose per ambiente, fauna e uomo stesso. Senza dimenticare che il rischio estinzione, a quelle latitudini, non riguarda solo l’orso polare, ma anche altre specie quali balene, volpi artiche e buoi muschiati.