Ambiente

Ecco quanta plastica ingeriamo ogni settimana

Aprile 21, 2021 By

La giornata nazionale per la raccolta della plastica della onlus Plastic Free e i numeri dell’emergenza.

Siamo invasi dalla plastica. E non a caso: la plastica è un materiale con tempi di degradazione talmente lunghi, che è quasi come se non si decomponesse mai. I segni e gli effetti dell’emergenza sono sotto gli occhi tutti, ma non tutti sono rassegnati a un mondo di plastica. E così, oltre ai provvedimenti di governi e Comunità europea, si moltiplicano gli eventi di sensibilizzare riguardo i rischi legati all’uso della plastica e, in particolare, di quella monouso.

Tra queste, vanno segnalate quelle messe in campo dall’associazione nazionale Plastic Free, l’ultima delle quali ha visto – lo scorso 18 aprile – i volontari della Onlus partecipare alla raccolta in oltre 140 città lungo la Penisola. Si tratta, infatti, di eventi importanti per lo spirito che li ha animati (in migliaia, nonostante la pandemia, non si sono fermati e non hanno rinunciato alla loro missione di proteggere e tutelare l’ambiente) ma anche per i numeri. In poco più di 20 mesi, tanto per avere un’idea, Plastic Free è riuscita a coinvolgere circa 265 mila utenti online e a raccogliere 364 tonnellate di plastica con gli eventi di raccolta.

Tre i dati che fotografano meglio l’emergenza: a. gli oltre 12 milioni di tonnellate di plastica che ogni anno finiscono in natura; b. i 100.000 mammiferi che muoiono ogni anno dopo aver ingerito plastica; c. circa 5 i grammi di microplastica che mangiamo ogni settimana.

Quest’ultimo dato, frutto di uno studio No Plastic in Nature: Assessing Plastic Ingestion from Nature to People – condotto dall’Università di Newcastle a nord di Sydney e commissionato dal WWF – merita un piccolo approfondimento. Ingeriamo 2000 minuscoli frammenti per settimana, che corrispondono a circa 5 grammi di microplastica, l’equivalente in peso di una carta di credito. In media sono pari a oltre 250 grammi l’anno.

Ma come la assumiamo senza rendercene conto? In maggior parte, bevendo acqua dalla bottiglia e dal rubinetto (va considerato che si tratta di particelle sotto i 5 grammi). La microplastica è presente nell’acqua di tutto il mondo, mentre birra, sale e frutti di mare sono gli alimentari con i più alti livelli registrati. A proposito di questi ultimi, non bisogna scordare che mari e oceani sono i più colpiti dalla plastica. Il rischio è che, nel 2050, ci saranno più rifiuti che pesci.

Bisogna agire! Proprio come hanno fatto quelli di Plastic Free…