Dovremmo mangiare carne sintetica. Parola di Bill Gates.
Per Mister Microsoft è il momento ti cambiare le nostre abitudini alimentari. Ecco perché.
E tempo di cambiare le nostre abitudini a tavola. Ne è convinto Bill Gates, che alla rivista MIT Technology Review ha dichiarato: “I Paesi ricchi dovrebbero mangiare carne sintetica al 100 per cento. Ci si può abituare alla differenza di gusto, senza contare che, nel tempo, verrà resa ancora più appetitosa”.
L’uomo che ha portato Windows e pc nelle case e sulle scrivanie di tutto il mondo, dunque, tifa per la carne sintetica. Non tanto per ragioni salutiste (la carne rossa è da tempo sul banco degli imputati dei nutrizionisti), ma anche e soprattutto per motivii ambientali e climatici. Gli allevamenti intensivi, infatti, sono tra le maggiori cause dei cambiamenti climatici.
“Le mucche allevate per la carne bovina contribuiscono fortemente alle emissioni di gas metano. La cui quantità nell’atmosfera, tra il 2000 e il 2017, è cresciuta a dismisura arrivando a eguagliare i livelli dell’industria dei combustibili fossili”, ha spiegato nel corso dell’intervista. “Non credo che gli ottanta Paesi più poveri al mondo potranno mai mangiare carne coltivata, le cui tecniche di produzione sono piuttosto costose. Proprio per questo mi appello alle Nazioni politicamente e tecnologicamente più avanzate, in grado quindi di sostenerne i costi. Una strategia, questa, che consentirebbe di ridurre in maniera drastica l’inquinamento ambientale. Per dare un’idea, a ogni chilo di carne di maiale o di pollame corrisponde una quantità di anidride carbonica che varia da 3,2 a 4,6 chilogrammi, mentre per la produzione di manzo l’anidride carbonica generata sfiora i 60 chilogrammi. Con un aumento del riscaldamento globale fino a quattro gradi Celsius entro la fine del secolo”.
Carne sintetica, come si fa?
Non solo stravaganza e gusto della provocazione di un multimilionario. Le parole di Bill Gates pongono una riflessione su una questione reale. Quella della carne bovina, in effetti, è la filiera industriale da cui si diffonde la maggiore concentrazione di metano, anidride carbonica e gas serra di origine animale. Secondo un recente report della Fao, un americano in media mangia 114 chili di carne l’anno, mentre un abitante dell’Etiopia appena sette (e la tendenza andrà a raddoppiare nei prossimi trent’anni).
Insomma, le questioni della produzione e dello spreco alimentare meritano attenzione. Il tempo dirà se la carne sintetica sia una soluzione efficiente e gradita ai palati. Di certo produrre carne sintetica è possibilissimo e il mercato si sta già sintonizzando (la catena Burger King sta aggiungendo le prime quantità di synthetic meat ai suoi hamburger da fast food). La sensazione è che, dopo la pandemia, Bill Gates potrebbe aver visto il futuro anche stavolta.