Case history

Il villaggio sugli alberi in Piemonte

Giugno 5, 2019 By

In tanti, da piccoli, abbiamo sognato di vivere su un albero. Nell’immaginario (anche televisivo) la casa tra i rami nell’albero vicino casa significava un distacco dal mondo degli adulti e una sospensione dalla routine quotidiana. Un mondo nostro, fatto di essenziale e di un contatto più stretto con la natura. Magari sotto le stelle, in una sera d’estate.

In Piemonte, c’è chi ha deciso di vivere sugli alberi anche da grandi. Siamo nella riserva naturale dei Monti Pelati, tra la Valchiusella e Castellamonte, dove a sette metri d’altezza vivono 12 persone e una bambina. No, non si tratta di hippie o aspiranti eremiti, ma di normali professionisti che hanno scelto di vivere in modo “non normale” e in una maniera meno agevole rispetto a quelli urbani. Ma attenzione, i disagi sono meno di quelli che si possa pensare. Le case sugli alberi di cui stiamo parlando, infatti, hanno internet, televisione, campo per i cellulari e altro ancora. Insomma, nessun distacco dal mondo. Semplicemente, una connessione con la natura e un modus vivendi con meno sprechi e qualche rinuncia in più.

Ma non solo. Le case di legno sono un vero e proprio lavoro di ingegneria, figlie di esperienze europee. “Il peso delle case non può essere sostenuto da tronchi giovani che non superano la quarantina d’anni”, raccontava qualche anno fa uno degli abitanti. “Così usiamo travi di otto metri che pesano anche cinque quintali, poggiate su grossi massi e piantate accanto ai castagni”. Come sono collegate le case? Niente strade di asfalto, ma ponti e passarelle di legno.

Ci sono poi le leggi dell’ecosistema da rispettare. Con il bosco non si può sbagliare. Ma ne vale la pena. Anche con qualche comodità in meno…