Sanremo, 5 canzoni ecologiste della musica italiana
Corepla colora di verde l’Ariston di Sanremo e premia cinque brani che hanno rappresentato il tema della sostenibilità nelle sue diverse accezioni.
L’attenzione per l’ambiente e la salvaguardia del pianeta passa anche per la musica. Per il secondo anno consecutivo il Festival della musica italiana ha rinnovato il sodalizio con Corepla, Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli imballaggi in plastica, per sensibilizzare il grande pubblico sull’importanza della salvaguardia ambientale. “La nostra presenza al Festival di Sanremo” spiega Giorgio Quagliuolo, Presidente di Corepla “vuole essere un modo per lanciare un messaggio al grande pubblico affinché tenga sempre presente che cura e rispetto per l’ambiente non sono concetti astratti, ma devono essere costantemente accompagnati da azioni concrete e quotidiane”.
Importante la formazione e l’informazione dell’opinione pubblica rispetto alla sensibilizzazione all’ambiente, tematica sempre più cruciale per il pianeta. “È fondamentale – prosegue Giorgio Quagliuolo – per interiorizzare norme virtuose di comportamento sociale e sviluppare un’abitudine consapevole alla raccolta differenziata. Si tratta di una scelta di responsabilità verso il nostro futuro: anche un gesto può fare la differenza e può contribuire a proteggere l’ambiente in cui viviamo, se ripetuto ogni giorno. Con la costante e intensa attività messa in campo, il nostro Paese riesce a recuperare più del 90% degli imballaggi di plastica presenti sul mercato, ma si può sempre fare di più”.
Il premio Corepla Song Award
Cambiare le proprie abitudini, per rendere migliore il mondo in cui viviamo. O viceversa, così come dice la campagna messa in campo dal Consorzio in occasione del 71° Festival di Sanremo “Cambia musica, non cambiare le buone abitudini”. Corepla, in collaborazione con la trasmissione radiofonica di Radio2 Caterpillar, per questa edizione del Festival hanno deciso di lanciare il Corepla Song Award: per le 5 giornate del Festival sanremese hanno individuato ed eletto, con un pizzico di ironia e originalità, la canzone italiana che nella storia della musica nostrana è riuscita ad anticipare i grandi temi dell’ecologia, dell’economia circolare e del green. I 5 premi immaginari sono declinati in altrettanti ambiti diversi, uno per ogni giornata.
Le canzoni premiate
Si inizia alla vigilia di Sanremo, con il premio dedicato al Country, assegnato alla celebre canzone di Adriano Celentano I ragazzi della via Gluck, del 1966. Presentato nel corso del 16° Festival di Sanremo, condotto da Mike Bongiorno, la canzone non arriva in finale ma di fatto sancisce il successo del cantautore, che qualche anno fa ricorda come “I ragazzi della via Gluck” non sia una canzone nostalgica quanto una denuncia sociale in un momento in cui nessuno parlava ancora di ecologia e ambiente.
Nella seconda giornata ad aggiudicarsi il premio dedicato al Riciclo è La canzone circolare di Elio e le Storie Tese del 2018: un racconto in musica dell’economia del futuro, quella circolare appunto. Nata da un’iniziativa congiunta di Legambiente e del gruppo di Elio, “La canzone circolare” è il primo brano della musica italiana compostabile al 100%, nel senso che tutti i musicisti possono prenderne un pezzo per creare un nuovo testo.
Per la terza giornata è Alta Marea di Antonello Venditti, del 1991, a vincere nella categoria Energy, dedicata all’energia e in particolare all’energia alternativa. “Alta Marea” vince perché ricorda che con il recupero e il riciclo degli imballaggi in plastica, che molto spesso finiscono nelle acque dei fiumi e conseguentemente in quelle dei mari, abbiamo la possibilità di preservare e tutelare le acque di tutto il mondo.
Nella quarta giornata a vincere il premio Mobility è Passeggiando in bicicletta di Riccardo Cocciante. La canzone del 1984 di Cocciante richiama un tema molto attuale che è quello della mobilità sostenibile, fondamentale per rendere le città più vivibili e sicure permettendo una netta riduzione dell’inquinamento atmosferico.
E con il penultimo giorno di Festival arriva l’ultimo premio assegnato, ma non per la sua importanza: è infatti quello dedicato alla Plastica. A vincerlo è la canzone di Alberto Camerini, Rock’n’roll Robot. Sono passati 40 anni dal lancio della canzone che ha portato Camerini fra i top 10 di tutte le classifiche musicali dei primi anni ’80, e viene premiato perché ha saputo parlare, utilizzando le parole del cantautore, di “plastica d’acciaio che non si ferma mai”. Perché la plastica è un materiale multifunzione e versatile che può essere riutilizzato in tantissimi altri modi: proprio per questo è fondamentale fare un’attenta raccolta differenziata in modo da permetterne il recupero e il riciclo.