L’impatto nascosto dell’IA: quanta acqua e energia consuma?

Aprile 10, 2025 By

Ogni volta che interagiamo con un chatbot come Chat GPT, non stiamo semplicemente usando un’app. Stiamo attivando un’intera infrastruttura tecnologica globale fatta di server ad altissime prestazioni, ospitati in data center che consumano enormi quantità di energia elettrica, acqua e risorse naturali.

Lo studio sui consumi dell’AI

Secondo una recente analisi dell’Università della California, Riverside, generare un testo di 100 parole con ChatGPT (versione GPT-4) comporta il consumo di 519 millilitri d’acqua, l’equivalente di una bottiglietta. Se si utilizza il chatbot una volta a settimana per un anno, il consumo sale a 27 litri.

Sembra poco? Forse, finché non si considera la scala. Solo in Italia ci sono 24,2 milioni di occupati. Se anche solo il 10% di loro utilizzasse ChatGPT una volta a settimana per scrivere una mail, il consumo annuo d’acqua supererebbe i 65 milioni di litri, pari a circa 26 piscine olimpiche. Se lo facessero tutti, si parlerebbe di oltre 653 milioni di litri l’anno. E tutto questo per una semplice mail da 100 parole.

Ma non c’è solo l’acqua. Ogni risposta di ChatGPT consuma anche 0,14 kilowattora di energia, quanto 14 lampadine LED accese per un’ora. L’energia serve a far funzionare i server, che a loro volta generano calore. Per raffreddarli, serve altra acqua.

Il costo ambientale dell’intelligenza artificiale è ancora più evidente se si considerano le fasi di addestramento dei modelli. Per esempio, per allenare GPT-3, Microsoft ha utilizzato 700.000 litri d’acqua. Meta, invece, ha impiegato ben 22 milioni di litri per il modello LLaMA-3: abbastanza per produrre oltre 4.400 chili di riso.

La situazione italiana dell’AI

In Italia, sono presenti più di 150 data center, soprattutto nelle aree metropolitane di Milano, Roma, Bologna e Torino. Il settore è in forte crescita, con il nostro Paese che ospita già il 13% delle strutture europee.

Tuttavia, non esistono dati pubblici trasparenti su quanta acqua ed energia consumino effettivamente questi impianti. Nel frattempo, l’uso dell’intelligenza artificiale continua a crescere. E con esso, anche il suo impatto ambientale.

Un aspetto ancora poco discusso, ma che merita attenzione, soprattutto in un momento storico in cui ogni risorsa conta. Vale la pena ricordarlo ogni volta che digitiamo: “Fammi una foto in stile Ghibli”.