Packaging sostenibile: 6 proposte innovative dai colossi del food
Nel momento della scelta di un prodotto, anche la sostenibilità dell’imballaggio è importante. Non a caso, i grandi brand stanno adottando packaging sempre più innovativi e accativanti.
Sostenibilità e imballaggio sono due temi che ormai viaggiano su binari paralleli. Non a caso, secondo Forbes, il 2021 sarà l’anno del packaging sostenibile. Dismesse le vesti della mera funzionalità, l’imballaggio tradizionale è diventato sostenibile: capace di raccontare la filosofia, la storia, l’impegno sostenibile del brand nella vita delle persone e nell’ambiente.
Oggi 4 consumatori su 10 sono attenti all’imballaggio dei prodotti. Studi dimostrano che i consumatori reagiscono positivamente agli imballaggi riciclati e scelgono i brand che li aiutano a consumare in modo etico ma, non sono così entusiasti se bisogna spendere di più. La sfida per le aziende, riguarda, quindi, il costo che il consumatore è disposto a sopportare per un packaging più sostenibile, funzionale e semplice da aprire.
Ogni consumatore impiega in media 6 secondi per effettuare la propria scelta posto davanti a uno scaffale di un supermercato. Che cosa incide, invece, sulla decisione di acquistare un prodotto, a prima vista? La qualità del prodotto, l’origine delle materie prime e la provenienza sono determinanti per 9 italiani su 10 (89%). Dopodiché, segue la sicurezza: le garanzie fornite fra certificazioni e tracciabilità (88%) e la tipologia di l’imballaggio (73% dei rispondenti) secondo lo Studio Waste Watcher 2021.
La risposta dei brand
Le aziende sembrano aver adottato il concetto di “ridurre, riutilizzare e riciclare” e sempre più spesso riflettono su come rendere i propri imballaggi ecologicamente più sostenibili e accattivanti, sia per rispondere alle richieste dei consumatori che alle stringenti normative. Il podio della sostenibilità è occupato dal packaging riciclabile, il gradino più in basso è occupato dagli imballaggi con materiali bio-based e compostabili.
Misura. Il marchio Colussi ha presentato un nuovo packaging che sostituisce la vecchia plastica con una confezione ottenuta da materie prime di origine vegetale che, una volta raccolta e trattata, diventa compost, cioè suolo fertile. Il rinnovo dell’involucro di 6 prodotti consentirà di tagliare il 52% delle tonnellate di plastica rispetto allo scorso anno, salendo a quota 79% entro il 2023.
Nestlè. Smarties è il primo marchio dolciario globale a passare agli imballaggi in carta riciclabile. Tale scelta aiuterà a raggiungere l’impegno di Nestlé di rendere il 100% dei suoi imballaggi riciclabile o riutilizzabile entro il 2025. Le informazioni su come smaltire correttamente gli imballaggi sono riportate sulle etichette.
Melinda. La linea bio di Melinda sarà disponibile in packaging compostabili per ogni componente, compresi bollini ed etichette, grazie alla partnership siglata con Novamont. A garanzia della biodegradabilità e compostabilità sarà presente sulla confezione il marchio “OK compost INDUSTRIAL”. Ciò significa che il packaging non si decompone naturalmente nell’ambiente, bensì è necessario un processo industriale.
FRoSTA. L’azienda di surgelati, FRoSTA, ha lanciato sul mercato italiano l’ecobag per surgelati. Un settore, storicamente vincolato all’uso di imballaggi in plastica, soprattutto nel caso delle confezioni in busta, avrà il suo primo surgelato in busta con l’innovativo packaging a ridotto impatto ambientale: meno 70% di plastica e meno 40% di CO2 prodotta: il minestrone della Valle degli Orti di FRoSTA.
Agnesi. A partire dalla fine del mese di gennaio, Agnesi sostituirà gli attuali incarti con quelli 100% compostabili presenti sugli scaffali dei supermercati di tutta Italia. Il nuovo imballo esterno di pasta Agnesi è stato realizzato con materiali compostabili fra i quali il Mater-Bi®. Le materie prime compostabili di questo packaging derivano da cellulosa e da mais. Si tratta di un brevetto 100% italiano. A fornire la materia prima è, infatti, la Novamont, un’azienda che il mondo ci invidia per capacità di ricerca e innovazione. Circa 42 milioni di confezioni di plastica in meno grazie al nuovo pack compostabile.
Yomo. Granarolo S.p.A. ha presentato ad aprile 2020 due importanti novità in termini di prodotto e di packaging nel mondo dello yogurt: Yomo Natura, lo yogurt in vasetto di carta, e Yomo Extra, uno yogurt ricco di proteine e senza grassi, in vasetto PET 100% riciclabile. Le due nuove linee sono state realizzate nel segno della sostenibilità e del benessere e si inseriscono nel piano di rilancio di Yomo, rappresentando un importante traguardo della R&D Packaging del Gruppo in termini di materiali alternativi al polistirene con una propria filiera di riciclo, nello specifico la carta e il PET.
4 aspetti che le aziende dovrebbero considerare
La vera sfida per le aziende riguarda la progettualità di lungo periodo di packaging sostenibili, per segnare un cambio di passo nel rispetto dell’ambiente. Per le insegne della GDO italiana, è importante che l’intero processo di produzione sia sostenibile. Fondamentale anche il punto di vista del consumatore a cui spetta la scelta finale di che cosa mettere nel carello.
Se volessimo indicare i driver di scelta per la progettazione dei futuri pack sostenibili, le aziende dovrebbero tener conto che: a. 1 italiano su 5 sceglie il rivenditore in base alle caratteristiche di sostenibilità dei prodotti offerti; b. la quasi totalità vuole sapere come riciclare il packaging che utilizza seguendo le indicazioni riportate in etichetta; c. la carta sembra essere il materiale preferito come imballaggio, perché dà la percezione di un basso impatto ambientale; d. è l’over-packaging, l’involucro aggiuntivo sopra all’imballaggio principale, a essere percepito come spreco secondo il Sondaggio Ipsos condotto per conto del Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI).