
UNI/PdR 172: la rivoluzione del cantiere sostenibile
Oggi, il legame tra sviluppo economico e sostenibilità sembra attraversare una fase critica. Tuttavia, mentre il dibattito politico si accende sul Green Deal europeo e sulle politiche ambientali globali, il settore delle infrastrutture dimostra che il cambiamento è già in atto.
“I fatti hanno la testa dura e la crisi climatica, il consumo eccessivo delle risorse naturali e l’impatto ambientale delle attività umane richiedono azioni concrete, e le imprese ne sono sempre più consapevoli e sanno quanto il loro approccio pesi e conti anche la reputation, i comportamenti reali non sembrano seguire questa apparente onda di riflusso. O almeno ci sono importanti segnali che vanno in questa direzione”, ricorda Francesco Ferrante, vicepresidente del Kyoto Club al DIAC.
Un esempio concreto è rappresentato dalla prassi di riferimento UNI/PdR 172, sviluppata in collaborazione con l’Associazione Infrastrutture Sostenibili (AIS), che introduce un nuovo paradigma per la realizzazione di cantieri a basso impatto ambientale.
Il futuro delle infrastrutture passa dalla sostenibilità
Fino a poco tempo fa, la sostenibilità nei cantieri era spesso una dichiarazione d’intenti senza strumenti concreti di misurazione. Oggi, con UNI/PdR 172, il settore delle costruzioni dispone finalmente di un sistema di rating oggettivo e trasparente, basato su 32 indicatori chiave, che valutano l’intero ciclo di vita del cantiere: dalla progettazione alla chiusura dei lavori.
Questa prassi non è solo un documento tecnico, ma un vero e proprio strumento di trasformazione ecologica. Se adottata su larga scala, potrebbe rivoluzionare il modo in cui vengono realizzate le infrastrutture in Italia, integrando principi di economia circolare, riduzione delle emissioni di CO₂ e tutela della biodiversità.
I 32 indicatori della sostenibilità
Il sistema di valutazione introdotto dalla UNI/PdR 172 promuove un approccio integrato alla sostenibilità, che considera aspetti fondamentali quali:
- Riduzione delle emissioni di CO₂ attraverso l’impiego di tecnologie innovative.
- Minimizzazione dei rifiuti e massimizzazione del riciclo per evitare il greenwashing.
- Tutela del paesaggio, della biodiversità e delle aree storiche.
- Coinvolgimento attivo delle comunità locali per prevenire ritardi e conflitti.
Questo metodo consente alle stazioni appaltanti di premiare le imprese che adottano pratiche realmente sostenibili, inserendo la sostenibilità tra i criteri di selezione nelle gare d’appalto pubbliche e private.
Le prime applicazioni: un modello già vincente
La UNI/PdR 172 non è solo teoria, ma è già stata adottata in importanti progetti infrastrutturali. Italferr ha applicato i suoi indicatori nella realizzazione di tratte ferroviarie strategiche come la Terni-Spoleto e la Andora-Finale Ligure, mentre SNAM utilizza questo modello per selezionare fornitori che rispettano rigorosi standard di sostenibilità.
Integrare la sostenibilità nella progettazione e realizzazione delle infrastrutture non è solo una scelta etica, ma una strategia vincente che porta benefici tangibili:
- Riduzione dei costi di manutenzione grazie a materiali innovativi e resilienti.
- Migliore integrazione con il territorio, riducendo l’impatto visivo e migliorando l’accettazione delle opere.
- Minori ritardi nei progetti grazie al dialogo con gli stakeholder e alla trasparenza dei processi.
- Accesso a finanziamenti agevolati, che favoriscono la realizzazione di opere innovative.
Verso un futuro di infrastrutture green
La UNI/PdR 172 rappresenta un passo fondamentale nella transizione ecologica delle infrastrutture. La possibilità di misurare oggettivamente le prestazioni ambientali dei cantieri incentiva pratiche virtuose e riduce l’impatto ambientale, garantendo un futuro sostenibile per le prossime generazioni.
L’adozione della sostenibilità nel settore delle costruzioni non è più una scelta, ma una necessità. Le imprese che abbracciano questa trasformazione avranno un vantaggio competitivo, contribuendo attivamente alla costruzione di un mondo più sostenibile.
