Gestione rifiuti

Il costo ambientale del Covid

Marzo 1, 2021 By

Un anno di Covid è da poco trascorso e quasi tutti, nel dibattito politico e sui media, hanno sottolineato gli effetti negativi sanitari, economici e sociali della pandemia. Pochi, invece, hanno considerato l’impatto ambientale. Eppure, non solo l’ambiente è tema centrale soprattutto in Europa e in Italia (come confermato dal discorso al Senato per la fiducia di Mario Draghi) ma diversi studi invitano a non sottovalutarne gli effetti negativi.

Una recente ricerca di Environmental Science & Technology coordinato da Teresa Rocha-Santos dell’Università di Aveiro, ad esempio, ha stimato che ogni mese, nel mondo, vengono consumate 129 miliardi di mascherine e 65 miliardi di guanti (in Italia, un miliardo di mascherine e 500 milioni di guanti). Potenzialmente, una bomba per l’ecosistema e, in particolare, per gli oceani già fortemente messi alla prova dall’inquinamento della plastica. In effetti, come avverte il Wwf, se solo l’1 per cento delle mascherine non venisse smaltito adeguatamente, ci ritroveremmo con 480 tonnellate di plastica disperse nell’ambiente.

Spostandoci in Italia, ecco lo studio di Altroconsumo sulla scuola. L’associazione di difesa dei consumatori ha calcolato che gli studenti italiani, dalle primarie alla maturità, usano ogni settimana quasi 34 milioni di mascherine, pari a 135 tonnellate di rifiuti da smaltire. Dal loro incenerimento si liberano nell’atmosfera 118 tonnellate di CO2, quante ne produrrebbe un’auto girando venti volte intorno all’Equatore.

Insomma, l’impatto ambientale del Covid non va sottovalutato. Anche perché questo ha risvolti anche sulla sanità pubblica. Studi preliminari hanno dimostrato che sulla plastica il virus rimane vivo sino a 72 ore. Un motivo in più per non sottovalutare il problema e adoperarsi per un corretto smaltimento di mascherine e guanti anti-covid.