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La Spac tutta dedicata a investimenti etici e sostenibili

Giugno 7, 2018 By

Nuova finanza: l’iniziativa di Enzo Manes e Diva Moriani (Andrea Greco, La Repubblica 5 giugno 2018)

Dall’esperienza Dynamo Camp a una piattaforma da un miliardo di investimenti etico-sostenibili il passo può essere lungo o breve. Ma facce ed esperienze sono quelle, così Enzo Manes e Diva Moriani hanno costituito ieri la Spac che punta a raccogliere un miliardo per progetti “Esg” compatibili. È la sigla inglese per i tre ambiti della sostenibilità, disciplinata da alcuni criteri internazionali in fatto di ambiente, impatto sociale e governo delle aziende.

La nuova Spac si chiama Nextep, e si differenzia dalle altre “società obiettivo” italiane – Spac ce n’è ormai una trentina, con circa 4 miliardi raccolti – per essere una piattaforma tutta dedicata a investimenti per cui il rispetto dei criteri Esg «non sia un vincolo da osservare, bensì il fulcro della strategia di investimento, perché le aziende sostenibili guadagnano di più e presentano rischi inferiori», spiega Moriani, che unirà il ruolo di ad della nuova società alla vicepresidenza di Intek e ai ruoli di consigliere di Eni, Generali, Moncler. Manes, ex banchiere di Intesa Sanpaolo che Intek presiede, con Moriani anima da 15 anni l’iniziativa filantropica avviata da Paul Newman nel 1988 per ospitare gratis bambini con malattie gravi.

Le quote nella società veicolo saranno al 60% di Intek (holding attiva nella trasformazione del rame e nei servizi), al 35% di Moriani e altri manager, al 5% di Nativa srl, scelta come partner per valutare la sostenibilità degli investimenti.

1) Il primo stadio del progetto prevede la raccolta – con l’aiuto di un paio di banche intermediarie al lavoro – di 250 milioni al massimo per l’acquisto di un’azienda da quotare tramite la Spac. I fondatori starebbero guardando in vari settori, con l’intento di trovare un’impresa che possa accrescere di valore migliorando le sue caratteristiche ‘Esg”. Nextep resterà azionista di maggioranza a lungo, per verificare il percorso.

2) La seconda iniziativa sarà raccogliere fino a 300 milioni da puntare in tagli inferiori, circa 20 milioni ciascuno, su aziende più piccole, da controllare per guidarne l’evoluzione etico-sostenibile. Il restante mezzo miliardo dovrebbe essere destinato a piattaforme differenziate come immobiliare e debito.

«Pensiamo che Ie aziende private in questa fase debbano rivestire un ruolo importante, e questa piattaforma potrà accelerare il percorso di sostenibilità di molte imprese di medie dimensioni, avvicinandole a quelle più grandi che hanno obblighi e standard più stringenti sui criteri Esg – dice Moriani -. Da tempo siamo convinti dell’importanza delle iniziative private a riguardo, anche per via della scarsità di risorse pubbliche».

La Commissione Ue stima che serviranno 180 miliardi di euro di fondi privati l’anno per raggiungere soltanto gli obiettivi di Parigi sul cambiamento climatico: come da bozza del Action plan europeo su Ila finanza etica, pubblicata il 24 maggio e al voto il 19 giugno.