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Quando i rifiuti diventano un’opportunità. Il caso della Svezia

Luglio 14, 2018 By

Come trasformare un problema in un’opportunità. È il caso della Svezia e della sua gestione dei rifiuti. In un video di poco più di tre minuti, curato dalla Nameless Network, sono raccontati storia e numeri del programma waste-to-energy, col quale il Paese scandinavo ha convertito la spazzatura in energia sostenibile. La Svezia è diventata talmente efficiente in questo processo da aver completamente esaurito i propri rifiuti. Oggi importa spazzatura da altri paesi.

Qualche numero?

Solo l’1% dei rifiuti svedesi finisce realmente in una discarica. Il 47% della spazzatura, infatti, viene riciclata. Il programma ricicla e smista metallo, plastica, giornali, batterie, rifiuti elettronici. Il rimanente 52%, che comprende ad esempio rottami metallici, circuiti, e rifiuti agricoli, è usato per il programma WTE (waste-to-energy) che produce elettricità bruciando la spazzatura.

Numeri a parte, la domanda più interessante è la seguente: come vengono trasformati esattamente i rifiuti in energia?

Dopo aver rimosso gli elementi riciclabili, il resto dei rifiuti viene portato in uno stabilimento waste-to-energy. Lì, vengono caricati in delle fornaci e bruciati. In questo modo si produce una gran quantità di vapore che fa girare le turbine dei generatori creando così elettricità per la rete del Paese. Tutti i metalli residui vengono separati e riciclati mentre ogni altro materiale rimanente che non può essere bruciato, come la porcellana o le piastrelle, viene selezionato e riutilizzato come ghiaia per costruire strade.

Negli ultimi dieci anni, la Svezia è diventata così brava in questo processo waste-to-energy da aver realmente esaurito i propri rifiuti e ha dovuto iniziare a importarli da altri Paesi. È una situazione win-win per la maggior parte dei Paesi: inviare spazzatura in Svezia non solo è più conveniente di pagare le tasse per le discariche, ma garantisce inoltre che i rifiuti vengano maggiormente riutilizzati.

Nel 2014, Paesi come il Regno Unito e l’Italia hanno inviato circa 2,3 milioni di tonnellate di rifiuti alle strutture WTE svedesi. Questi stabilimenti chiedono circa 43 dollari per ogni tonnellata di spazzatura, ciò significa che per quei 2,3 milioni il Paese ha ricavato circa 100 milioni di dollari.

Insomma, una buona pratica da prendere in considerazione.