Vino sostenibile: l’Italia prima in Europa a creare una certificazione green
Il ministro Patuanelli: “Entro settembre sarà pronto il regolamento per il decreto che certifica le bottiglie che rispettano l’ambiente, il territorio e la società”
La vendemmia 2021 in Italia sarà la più green d’Europa. Nei giorni scorsi infatti, il governo ha approvato il decreto sulla sostenibilità per il mondo del vino. Il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, intervenendo all’assemblea generale dell’Unione italiana vini, lo scorso 6 luglio, ha annunciato che entro l’estate sarà pronto il disciplinare, cioè l’insieme di regole (circa 40) che consentirà alle cantine di certificare i propri vini «green» e contrassegnarli con un logo facilmente comprensibile.
Parametri che verranno utilizzati
Una sorta di Bibbia verde del vino, che andrà a esaminare parametri quali l’impatto ambientale, l’uso dell’energia e delle risorse idriche, l’impronta carbonica e la tutela della biodiversità, del paesaggio, della società. Un biglietto da visita del Paese nel mondo, come ha sottolineato il sottosegretario leghista all’Agricoltura Gian Marco Centinaio.
Agevolazioni e formazione
È prevista inoltre un’agevolazione per i produttori vitivinicoli che già oggi vantano certificazioni ambientali, quest’ultimi potranno infatti accedere alla nuova certificazione senza costi e per un periodo transitorio di 2 anni. Questa iniziativa ha tra i tanti obiettivi quello di andare incontro alle richieste di sostenibilità dei consumatori finali, premiando al contempo le aziende più attente alla sustainability supply chain.
Le aziende del settore agricolo dal canto loro chiedono maggiori investimenti nella comunicazione e nella formazione del personale per fra fronte alle nuove esigenze green, ma il ministro Patuanelli rassicura, nel piano per l’agricoltura 4.0 sono presenti risorse per 7.9 miliardi. Il presidente dell’Uiv Ernesto Abbona ha commentato la notizia: “Saremo i primi in Europa a dotarci di uno standard pubblico sostenibile per il settore vitivinicolo, un motivo di orgoglio che condividiamo con il MIPAAF e tutto il settore…”.
Insomma uno dei simboli del made in Italy nel mondo è pronto a ripartire con un nuovo elemento di competitività, la sostenibilità.
Gino Piacentini, 7 luglio 2021