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Crisi Climatica

Caldo killer. Dopo il Canada, anche l’Italia rischia?

Luglio 9, 2021 By

I fenomeni meteo estremi sono sempre più diffusi. Arriveranno anche in Italia? In parte li stiamo già vivendo…

Il Canada brucia. La British Columbia, provincia più a ovest del Paese, è da settimane alle prese con temperature record di quasi 50 gradi. Ben 20 gradi sopra la media! Tra le immagini arrivate dal Canada, hanno suscitato tenerezza e simpatia quelle di un orso che, con due cuccioli, per scappare all’afa insopportabile, si è rifugiato in una piscina del Coquitlam. La realtà, però, è molto più drammatica: secondo il capo medico legale della British Columbia, Lisa Lapointe, le morti riconducibili al caldo sarebbero circa 719 morti nella sola settimana tra la fine di giugno e l’inizio di luglio. Una cifra senza precedenti, tre volte superiore alla media del periodo, che naturalmente ha colpito le categorie più fragili, come anziani e persone con patologie.

Canada: orsi in piscina a causa del caldo

E non è tutto. Nel conteggio del disastro causato dal caldo killer, ci sono oltre 130 maxi-incendi boschivi e almeno un miliardo di animali marini morti nel mare di Salish, una ramificazione dell’Oceano Pacifico tra la British Columbia e lo Stato di Washington. Pare, infatti, che nel bacino in questione, in questi giorni si siano levati odori nauseanti proprio a causa di creature in decomposizione, uccise dalle torride temperature.

29 giugno in “rosso”

Insomma, un danno ambientale ed economico notevole del quale l’uomo ha le sue responsabilità. Gli scienziati non hanno dubbi: nel mix di concause che hanno provocato, i cambiamenti climatici hanno un ruolo decisivo. E quest’ultimi – vale la pena di ricordare – sono innescati dall’uso di combustibili fossili, la deforestazione e l’allevamento di bestiame, attività che aggiungono enormi quantità di gas serra a quelle presenti nell’atmosfera, alimentando l’effetto serra e il riscaldamento globale. Globale, eh già. In questo aggettivo c’è forse la questione più importante. Quello del riscaldamento non è un problema che riguarda solo determinate zone del pianeta. Per esempio, la cupola di calore sta flagellando anche la West coast americana, dallo Stato di Washington sino alla California, dove la prolungata siccità aumenta il rischio di incendi forestali devastanti. Per gli Stati Uniti, a differenza del Canda, quest’ultimi fenomeni non sono una novità (dal 2015 gli States contano un aumento di circa 100 maxi-incendi boschivi ogni anno, con numerosi morti e danni per miliardi di dollari) ma la situazione d’allerta è tale che Biden ha convocato una riunione a distanza con i governatori degli Stati occidentali per prevenire e far fronte agli incendi.

Eventi meteo estremi: l’Italia divisa in due

E L’Italia? Potrebbe succedere anche nel Bel Paesequello a cui stiamo assistendo dall’altra parte dell’oceano? Da noi, il record assoluto è di 48.5°C, registrato a Catenanuova il 10 agosto 1999. Poi diversi fenomeni sui 40°, ma in decenni e in zone diverse d’Italia. Al momento, dunque, nulla farebbe credere a qualcosa di simile a quanto stiamo assistendo in Canada. D’altra parte, però, eventi meteo del genere avvengono in maniera improvvisa e non (sempre) prevedibile. Di certo, da qualche anno, anche la nostra Penisola deve fare i conti con l’aumento dei fenomeni climatici estremi in aumento. La cronaca di questi giorni ci racconta un Paese diviso in due: caldo e afa al centro-sud; nubifragi e trombe d’aria al nord.

Sono immagini che testimoniano che la natura sta reagendo e sanno di avvertimento per il futuro. Tocca all’uomo porre riparo prima che sia troppo tardi.