Ambiente

3 consigli (sempre) green per un Carnevale sostenibile

Febbraio 23, 2020 By

Il day after delle feste di Carnevale ci racconta stanze, vie e piazze piene di coriandoli colorati, stelle filanti e maschere di plastica. Quello che ai nostri occhi sono il ricordo di una delle giornate più allegre dell’anno, però, lo sono meno per l’ambiente. L’impatto di plastica e altri rifiuti, infatti, è molto forte. Così, nel tempo (e per fortuna) si sono moltiplicati i divieti e le iniziative per vivere il Carnevale in maniera più sostenibile.

Prendiamo Venezia e Putignano, due città che ospitano alcuni tra i Carnevali più noti nella Penisola e non solo. Nella città veneta, dove le celebrazioni nel frattempo sono state sospese per i casi di coronavirus nel nord Italia, erano stati vietati coriandoli in plastica o di altri prodotti simili. Nella città pugliese, invece, la 626esima edizione è dedicata proprio all’ambiente: non solo le maschere che sfileranno sui carri allegorici dovranno essere di carta pesta, e quindi composte con materiali naturali, ma ci saranno anche i ciclo-carri a impatto zero mossi da un meccanismo manuale a pedali.

Per concludere, allora, ecco tre consigli (sempre) green per un Carnevale sostenibile.

1. Usare coriandoli di carta

Magari quelli di plastica saranno più sgargianti, ma hanno un impatto ambientale veramente forte, visto che una volta a terra questi non sono biodegradabili. Pensate ai tombini e nelle acque dove spesso vanno a finire! Meglio quelli di carta. Magari realizzati in casa, sforbiciando volantini pubblicitari, giornali e riviste. E quando il sacchetto finisce, non si getta a terra!

2. Farsi il costume da soli

L’industria del tessile produce livelli di inquinamento maggiori rispetto alla somma degli spostamenti di tutte le navi e gli aerei del mondo. Solo il settore petrolifero fa peggio. Il suggerimento, dunque, è quello di evitare di acqustare altri capi. Con un po’ di fantasia, rovistando tra gli armadi e i vecchi abiti, possiamo tirar fuori maschere divertenti, di sicuro più originali da quelle esposte nelle vetrine dei negozi. Senza dimenticare il minore impatto anche per il nostro portafoglio. E poi, a pensarci bene, quello di Arlecchino non era una un abito green ante litteram con i suoi mille pezzi di stoffa riciclati?

3. Carnevale è anche la festa del trucco

Tanti e colorati i trucchi che a Carnevale spalmiamo sulla nostra pelle, altrettanti i prodotti chimici che, una volta lavati, finiscono nei lavandini e a seguire nei mari e nei fiumi: Il consiglio? Acquistare nei negozi specializzati i pigmenti colorati naturali, mischiandoli con la crema idratante quotidiana. Et voilà, trucco perfetto, ma rigorosamente eco-bio.

Infine, il consiglio più importante (e troppo spesso trascurato): pulire. Sia ciò che si è buttato a terra, sia ciò che (ri)troviamo davanti la porta di casa dopo i festeggiamenti. In fondo, tutte queste accortezze non diminuiranno il divertimento, ma solo i rifiuti…