boschi
Ambiente

Crescono i boschi in Italia: tre motivi per esultare

Ottobre 9, 2021 By

Incanto della natura, regno del silenzio e al tempo stesso custode di rumori sotterranei, il bosco ha da sempre affascinato il nostro immaginario. Non a caso i boschi sono spesso lo scenario di favole e leggende.

A tal proposito, ecco una buona notizia di qualche settimana fa: in Italia, la superficie boschiva è arrivata al 37 per cento di quella totale. Una crescita di circa 600 mila ettari (587mila per la precisione) in dieci anni, che portano a 11 milioni di ettari il patrimonio forestale del nostro paese. A certificarli l’inventario realizzato dal Comando unità forestali ambientali e agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri, in collaborazione con il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi per l’economia agraria) e il contributo dei Corpi forestali delle Regioni e Province autonome.

Perché più boschi è meglio

Si tratta di numeri decisamente incoraggianti, considerato che l’aumento dei boschi lungo la Penisola non ha valore solo statistico. Boschi e foreste, infatti, rappresentano un bene fondamentale per la salute nostra e dell’ecosistema. Tre gli effetti benefici: 1. ci danno l’ossigeno da respirare; 2. assorbono l’anidride carbonica, prima responsabile dell’effetto serra; 3. tutelano i nostri versanti dal dissesto idrogeologico.

Insomma, i boschi come arma per combattere gli effetti dei cambiamenti climatici e a regolare il clima. Come spiegato proprio dai Carabinieri forestali, le foreste, come tutto il regno vegetale, rappresentano un ponte insostituibile tra il mondo inorganico e quello degli esseri viventi; una formidabile macchina biologica che cattura carbonio dall’atmosfera, lo immagazzina nelle sue fibre e lo tiene bloccato per tempi anche molto lunghi. Basti pensare che un metro cubo di legno secco contiene circa 260 kg di carbonio, pari a circa la metà del suo peso.

Le Regioni più verdi

Tornando ai numeri del rapporto, diversi gli spunti d’interesse. Per esempio, non è aumentata solo l’estensione, ma anche la consistenza dei boschi (+18,4%) come dimostra il passaggio da 144,9 a 165,4 metri cubi di biomassa.

Sul fronte territoriale, Toscana, Piemonte e Lombardia – rileva l’inventario – sono le regioni che finora maggiormente contribuiscono alla ricchezza del nostro patrimonio forestale con, rispettivamente, il 10.4%, il 9.8% e l’8.7% del totale.

In rapporto alla superficie, però, è la Valle d’Aosta la regione italiana con la superficie maggiore di boschi (3,1%). A seguire la Puglia con il 3%.  Toscana (0,8%) – nonostante contenga, come detto, buona parte delle foreste – e Sardegna (0,9%), invece, sono le regioni che hanno l’estensione boschiva minore rispetto alla loro superficie.

Per una volta, però, niente spazio ad allarmismi. In Italia, la macchia verde dei boschi è in aumento. Ed è un’assicurazione anche per le future generazioni perché i boschi, conservando la biodiversità animale e vegetale, sono il vero motore sulla Terra.