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Economia circolare, il modello del futuro

Maggio 15, 2018 By

L’economia circolare. Tutti ne parlano. Nei tavoli dei consigli d’amministrazione, nei convegni, nel web. Ma di cosa si tratta? Secondo la Ellen MacArthur Foundation «è un termine generico per definire un’economia pensata per potersi rigenerare da sola. In un’economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera». L’economia circolare è, dunque, un’economia a rifiuto zero nella quale ogni prodotto viene consumato e smaltito, riducendo al massimo gli sprechi e ottimizzando i profitti.

La definizione dell’istituzione leader per la promozione dell’economia circolare ci aiuta, ma per capire meglio il senso (e il valore aggiunto) dell’economia circolare bisogna partire dall’economia lineare, il modello di crescita adottato negli ultimi due secoli. Quella lineare si basa sul seguente schema: usare energie e materiali senza limite, consumare in grosse quantità, eliminare il prodotto una volta esaurito il suo ciclo di vita. Take-make-dispose. Come è facilmente intuibile, il prezzo da pagare di questo tipo di sviluppo è risultato molto alto: danni ambientali al mare e alla terra, emissioni di gas responsabili del cambiamento climatico, difficoltà nel reperimento delle materie prime e nello smaltimento rifiuti con conseguente eco-mafie sono solo alcuni dei danni che questo modello ha generato.

 

La crescente consapevolezza dei limiti e dei danni di questo modello ha così dato vita all’elaborazione di un modello alternativo che, negli anni, grazie al contributo di personalità in campo diversi e alle buone pratiche, ha preso forma e il nome di economia circolare.

Uno studio dell’Agenzia europea per l’ambiente del 2017 dal titolo (Circular by design – Products in the circular economy, 2017) illustra in modo più chiaro le differenze fra economia lineare ed economia circolare.

Adottare l’approccio circolare vuol dire rivedere l’intera filiera del ciclo produttivo, prestare attenzione alle materie prime e ai prodotti finiti, ma soprattutto cambiare l’approccio agli stessi consumi. D’altra parte, l’economia circolare rappresenta il futuro. Anzi, il presente. Da pochi giorni Il Parlamento europeo ha approvato, in seduta plenaria e in via definitiva, il Pacchetto europeo sull’Economia Circolare. Insomma, l’economia circolare è tra noi.