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Ambiente

Etichette eco-friendly, guida per una spesa sostenibile

Maggio 4, 2021 By

Ecco come districarsi nella miriade di prodotti “sostenibili” presenti oggi tra gli scaffali dei supermercati…

Nel carrello degli italiani sono sempre più numerosi i prodotti che in un modo o nell’altro fanno riferimento all’ambiente e alla sostenibilità. Lo rivelano i dati di GS1 Italy e Nielsen, che nella loro ultima edizione hanno dedicato al tema della spesa “verde” un intero dossier. Ma se da un lato l’impegno del consumatore per una spesa responsabile appare sempre più evidente, dall’altro come può quest’ultimo districarsi nella miriade di prodotti “sostenibili” presenti oggi tra gli scaffali dei supermercati?

Ecco allora una guida alle etichette ecologiche più importanti, suddivise per categoria, da conoscere per essere sicuri di acquistare un prodotto veramente eco-friendly.

Energy Star

Uno dei parametri fondamentali quando si deve acquistare un prodotto tecnologico è l’efficienza energetica. Il marchio Energy Star è una certificazione, patrocinata dall’UE e applicata anche negli Stati Uniti, che ha lo scopo di ridurre il consumo energetico e la produzione di gas serra da parte delle centrali elettriche e per questo intende promuovere la conservazione di energia migliorando l’efficienza del prodotto. Perciò, nel momento in cui dobbiamo acquistare ad esempio un nuovo PC, è bene verificare sia presente questa certificazione.

Ecolabel

Ecolabel è un marchio multiprodotto ideato dall’Unione Europea, il quale certifica il rispetto per l’ambiente durante l’intero ciclo di vita: materie prime, uso di energia e acqua, emissioni emesse sul pianeta e smaltimento. É possibile individuarlo su detersivi, saponi, carta, elettrodomestici, arredi e molto altro.

Global Organic Textile Standard

L’etichetta della Global Organic Textile Standard è una certificazione internazionale che possiamo individuare sui prodotti tessili definiti biologici, cioè prodotti non trattati con sostanze chimiche pericolose, sia nella fase di coltivazione che in quella di lavorazione. Inoltre precisa che ci sono due livelli per questa certificazione:
– “Organic” che prevede l’origine biologica per almeno il 95% o più delle fibre presenti.
 “Made with x %” dove sono accettate anche le fibre sintetiche (per un massimo del 10%), e con la percentuale di fibra biologica sempre specificata.

etichette

Cruelty-free

Nonostante la sostenibilità sia diventata un elemento fondante delle strategie di marketing delle aziende, il settore della cosmetica resta ancora distante dalle esigenze non solo sostenibili, ma anche etiche che la modernità impone. Il simbolo raffigurato permette di riconoscere e individuare i prodotti di cosmetica che non sono stati testati sugli animali. Questo logo ideato dalla Coalizione Europea contro la vivisezione, è purtroppo per ora poco utilizzato. Per sapere quali prodotti sono CRUELTY-FREE, clicca qui: https://www.essereanimali.org/sperimentazione-animale/boicottaggio/marchi-e-prodotti-testati-su-animali/

FSC e PEFC

FSC (Forest Stewardship Council) e PEFC (Pan European Forest Certification), più famoso probabilmente il primo rispetto al secondo, garantiscono che il prodotto di carta proviene da foreste gestite secondo criteri sostenibili, sia ambientali che sociali, cioè vengono rispettati i diritti dei lavoratori che vi operano.

Fairtrade

Proprio per quanto riguarda i diritti dei lavoratori una delle etichette da tenere in considerazione è Fairtrade, garanzia del Commercio Equo e Solidale. Nato nel 1996 come consorzio senza scopo di lucro, garantisce che i prodotti sono stati realizzati nel rispetto del lavoratore, senza causare sfruttamento o povertà nei Paesi del sud del mondo. Lo possiamo trovare su prodotti freschi (banane e ananas) e confezionati (cioccolata, caffè, tè, tisane, riso, spezie, gelati) ma anche su oggetti di cotone (scarpe, borse, t-shirt, calze, grembiuli), palloni, cosmesi e fiori.

Una spesa responsabile richiede attenzione al dettaglio, fidarsi di una marca può non bastare, per questo occorre conoscere le etichette e gli standard etici che richiedono. Buona spesa!