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Ambiente

Quanto inquina viaggiare in aereo?

Ottobre 5, 2019 By

In queste settimane si è parlato molto dell’opportunità di rinunciare a viaggiare in aereo o comunque ottimizzare l’impatto ambientale. E sono sempre più coloro che stanno passando dalle parole ai fatti. La banca svizzera Ubs, infatti, ha intervistato seimila persone tra Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito con un risultato sorprendente: il 21% ha dichiarato di aver rinunciato a prendere l’aereo per non produrre ulteriore CO2.

Il fenomeno, chiamato flight shame (concetto che riprende lo svedese flygskam), è in forte crescita ed è probabile che la percentuale di coloro che preferiranno il treno aumenti nei prossimi anni. Italia compresa. Anche in virtù dell’effetto Greta Thunberg, che di recente ha preferito raggiungere New York in barca. Al momento, i produttori Airbus e Boeing hanno mostrato ottimismo, forti di un aumento dei passeggeri del 4-5% annuo. Meno le compagnie aeree, infastidite da attuali (Germania e Francia) e future (Francia e forse Italia) eco-tasse sui biglietti.

Nel frattempo, è iniziata la guerra dei numeri. Quanto inquina un aereo? L’International council on clean transportation ha messo in discussione i dati forniti dall’Icao, l’organizzazione internazionale dell’aviazione civile. Secondo L’Icct, infatti, l’inquinamento aereo sarebbe maggiore dei dati forniti dall’agenzia specializzata delle Nazioni Unite: nel 2018, i velivoli avrebbero emesso 918 milioni di tonnellate di CO2, pari al 2,4% del totale. Oltre mezzo punto percentuale in più rispetto al 2016, ma soprattutto il 70% in più rispetto al 1990.

Dati molto elevati e in forte crescita che lasciano a bocca aperta e allarmano. Ma che, come tutti i numeri, vanno letti, interpretati e integrati con altri provenienti da altre pubblicazioni ufficiali. Così, se si considera che dal 1990 al 2018 i passeggeri sono aumentati del 327% e che le compagnie aeree nel frattempo hanno rinnovato il parco aerei con velivoli più efficienti, la fotografia assume contorni differenti: nel 1990 un viaggiatore “emetteva” in media 529 chili di CO2, nel 2016 246,6 e nel 2018 209,7. Insomma, un bel – 60% in poco meno di trent’anni.

E allora? Eccoci ritornati alla casella di partenza: quanto inquina un aereo? Difficile, forse impossibile dirlo con certezza. A una conclusione, però, è possibile giungere. Gli esperti della Commissione europea hanno calcolato che per distanze entro i 600 chilometri, viaggiare in treno inquina di meno rispetto all’aereo. Milano Roma in treno, ad esempio, vuol dire per un passeggero produrre 24 chilogrammi di CO2 rispetto ai 113 dell’aereo (-79%), mentre Milano-Zurigo poco più di 3 chilogrammi di CO2 rispetto ai 104 dell’aereo (– 97%). Senza dimenticare che, grazie all’alta velocità, per queste distanza, i tempi di percorrenza sono diventati pressoché equivalenti.

E allora Milano-Roma meglio farla sulle rotaie.