Lathi, la capitale verde d’Europa che ha tagliato le emissioni del 70%
Una discarica che riutilizza il 100% dei rifiuti: quella che era definita la Chicago finlandese per l’inquinamento, è oggi una città green.
Il fiore all’occhiello di Lathi, piccola città finlandese di 120 mila abitanti a un’ora da Helsinki? La discarica. Sì, se quella che negli anni Settanta era definita la Chicago finlandese a causa dell’industria pesante e inquinamento, è oggi la città più green d’Europa. Il tutto grazie al riuso e al riciclo, con emissioni tagliate del 70%.
La discarica sorge nel Kujala Waste Centre, il principale centro di raccolta della Salpakierto, azienda di waste management che ricicla annualmente oltre il 40% di più di 102mila tonnellate di rifiuti. Nei 70 ettari di spazio che il comune ha affittato alla Salpakierto c’è una filiera di stabilimenti per stoccaggio, trattamento e smaltimento di rifiuti depositati dai residenti. Auto, camion vanno avanti e indietro per tutto il girono, monitorati da una cabina di controllo video. I numeri del riciclo sono da record. Il riutilizzo delle circa 200 mila tonnellate di rifiuti che il Kujala Waste Centre gestisce ogni anno, infatti, ha una percentuale del 100%. Parte del riciclo va a beneficio della produzione energetica di biogas, fondamentale per le industrie del territorio.
Nel Kujala Waste Centres si trovano poi altri impianti, molti dei quali hanno il compito di di produrre e valorizzare proprio il biogas. Ed è questo il punto: il centro di Lathi è un esempio virtuoso nel quale la raccolta e il riciclo dei rifiuti – per produrre energia e ridurre le emissioni – sono il risultato di un sistema coordinamento.
La stessa Lahti fa parte di un quadro più grande: nel 2021 il governo di Sanna Marin ha adottato una risoluzione che integrava un progetto sull’economia circolare risalente al 2016. Così facendo, ha indicato una direzione precisa sui temi dell’ambiente e dell’utilizzo delle risorse.
Il Green New Deal ha come obiettivo l’azzeramento delle emissioni di gas serra. 2050: è questo il termine fissato dall’Ue per il raggiungimento della neutralità carbonica, l’equilibrio fra le emissioni e il loro assorbimento che rappresenta l’approdo del Green new deal di Bruxelles. Helsinki vuole bruciare le tappe, centrandola già nel 2035. Lathi probabilmente ci riuscirà. L’amministrazione della città, infatti, mira a raggiungere entro il 2025 la neutralità carbonica, l’equilibrio fra emissioni e il loro assorbimento, in anticipo di 10 anni rispetto dalla tabella di marcia ingranata da Helsinki e di 25 sulla scadenza disposta dai vertici europei. Mica poco.