Economia Circolare

Per il pranzo di Natale spesi 2,5 miliardi di euro. Ma sprechiamo ancora tropo cibo

Dicembre 29, 2021 By

Consumi alimentari in crescita, ma meno regali, più poveri e rischio sprechi. Ecco il Natale 2021 degli italiani.

Oltre due miliardi e mezzo di euro: è quanto hanno speso gli italiani per festeggiare il Natale a tavola, secondo uno studio della Coldiretti. Nonostante le limitazioni dovute alla pandemia, la voglia di trascorrere le feste in famiglia ha spinto i consumi per la cena della vigilia e il pranzo natalizio del 38 per cento in più rispetto allo scorso anno.

Dal rapporto emerge che la maggior parte degli italiani ha preferito restare a casa, mentre tre milioni e mezzo di persone sono tornate a festeggiare nei ristoranti agriturismi e pizzerie. La maggioranza delle tavole sono state imbandite con menu a base di prodotti locali; 900 milioni di euro la spesa stimata per pesce e carni, 510 milioni di euro per gli alcolici e 260 milioni per dolci con gli immancabili panettoni e pandoro.

Meno regali e più poveri

E se al buon cibo non si rinuncia, la stretta è arrivata sui regali: niente doni sotto l’albero per più di un italiano su cinque. Si stimano in Italia oltre 4,8 milioni di poveri costretti, durante le feste, a chiedere aiuto alle mense caritatevoli o alla distribuzione di pacchi alimentari.

Come sottolinea la Coldiretti “fra i nuovi poveri nel Natale 2021 ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state danneggiate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid”.

E nel futuro prossimo la situazione potrebbe peggiorare se si pensa che, oltre alle persone a rischio povertà alimentare, vi è un 17,4% degli italiani che per paura di non farcela dovrà limitarsi alle sole spese più essenziali (casa e alimentazione).

Sprechi

Una crisi che stride con gli oltre 270 milioni di tonnellate di cibo mandato al macero tra il 2000 e il 2017: dato di uno studio diffuso dal centro comune di ricerca della Commissione europea – che fa dell’Italia il Paese meno virtuoso d’Europa (seguono Spagna e Germania) in termini di spreco alimentare.

Eppure qualche segnale in controtendenza è arrivato con la pandemia. Complice l’esigenza di cucinare in casa, più di un italiano su cinque ha diminuito gli sprechi scegliendo di recuperare gli avanzi utilizzandoli per nuove ricette. Una buona pratica che speriamo rimanga anche quando l’incubo Covid sarà alle spalle.